A margine dell’inagurazione del Salone del Libro, abbiamo raggiunto Valentino Castellani, storico sindaco di Torino, presente tra il pubblico per assistere all’evento. «Tra la mia amministrazione e quella di Chiamparino? Si sono consolidate importanti iniziative culturali che ora sono una cifra di Torino, proprio come il Salone – ha spiegato Castellani -. Mi ricordo che ogni anno aleggiava lo spettro di un trasferimento a Milano, con gli editori che parevano star qui solo temporaneamente». Invece ora è tutta un’altra cosa.
«Ma ci sono anche altre manifestazioni che hanno assunto grande importanza come Torino Spiritualità e la Biennale della Democrazia» ha continuato Castellani, che poi ha aggiunto: «Durante il mio mandato la Cultura fu uno dei pilastri. Torino si è costruita un’identità importante come città culturale e non si può star fermi, o si va avanti o si va indietro. Il passo successivo sarà portare la cultura nelle periferie e dare spazio alla creatività».
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