Un responsabile provinciale e due guardie giurate sono stati arrestati subito dopo aver effettuato due furti di materiale elettronico.
La banda potrebbe aver messo a segno decine di furti in tutta la provincia di Torino. Sono al vaglio degli investigatori altre sottrazioni avvenute negli ultimi quattro mesi. Si cercano analogie tra gli ultimi due furti e altri colpi avvenuti in provincia: i punti in comune sono l’assenza di effrazioni e la presenza subito dopo i furti degli stessi dipendenti dell’Istituto di vigilanza. Proprio la mancanza di segni di scasso e la costante presenza sui luoghi dei furti delle guardie giurate hanno insospettito i carabinieri che hanno avviato un’attività investigativa coordinata dalla Procura di Torino.
Si tratta di furti seriali studiati e pianificati con attenzione. Dall’inizio dell’anno, diverse ditte della cintura torinese, potrebbe essere oltre venti, tutte accomunate dal fatto di essere vigilate dalla stessa ditta di sicurezza privata, sono state terreno di razzia da parte dei ladri. Modus operandi episodi accertati: facevano scattare l’allarme, indisturbati compivano il furto – con la consapevolezza che qualsiasi pattuglia delle forze dell’ordine non avrebbe ritenuto strana la loro presenza – affidavano la refurtiva al complice smontante e rassicuravano la centrale che con solerzia si stavano recando sul posto per verificare l’accaduto facendosi disattivare l’allarme.
Quella descritta potrebbe essere stata la routine di tante sere dedicate al gioco di guardie e ladri. Anche l’altra sera quando i militari della Compagnia di Rivoli li hanno sorpresi e fermati subito dopo i furti.
“Siamo della vigilanza è tutto ok”, hanno detto ai militari arrivati sul posto, ma i carabinieri li hanno smascherati e tratti in arresto. Sono in corso ulteriori indagini per identificare i ricettatori della banda.
APR news To
fonte C.P.di C
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