Arrestato P. S., italiano, di anni 50, insospettabile libero professionista, responsabile di detenzione di materiale pornografico realizzato con lo sfruttamento sessuale di minori di anni 18.
L’arrestato era solito frequentare spazi web e circuiti di chat riservati, utilizzati dai pedofili per scambiare materiale particolarmente efferato, in assoluta riservatezza.
All’atto della perquisizione P.S. ha ammesso le sue responsabilità dichiarando di dedicarsi all’attività da circa un decennio.
Dopo mesi di intenso lavoro, ad entrare in contatto con lui sono stati gli Agenti sotto copertura che hanno finto di essere pedofili alla ricerca di materiale, foto e filmati di natura pedopornografica, per i quali esiste un mercato molto fiorente dove gli interessati sono spesso disposti a pagare somme di denaro anche ingenti. Conquistata la fiducia, gli Agenti sono riusciti a far parte di un circolo ristretto di utenti che, attraverso un sofisticato software, scaricano e vanno alla ricerca di materiale autoprodotto.
E’ stata accertata la detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico consistente in oltre 30 Gb per un totale di 16000 file, tra foto e filmati, svariati archivi compressi (zip) contenenti anch’essi notevoli quantità di immagini e video che ritraevano bambini, anche molto piccoli, e comunque di età non superiore agli 8 anni.
Talune immagini, in particolare, ritraevano minori appartenenti alla cerchia familiare del soggetto, cosa che ha indotto gli operatori a procedere all’arresto senza ritardo temendo sviluppi gravi della vicenda.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta ha svolto una complessa attività sotto copertura che si è protratta per molti mesi, coordinata dalla Procura di Torino (Dott. Alessandro Sutera Sardo).
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