Due soci di una ditta edile hanno obbligato con minacce di morte, aggressioni fisiche e ricatti un amministratore di condominio a farsi assegnare i lavori di manutenzione in tutti gli stabili da questo gestiti. I due estorsori, inoltre, hanno aggredito un condomino con un martello da muratore e lo hanno ridotto in fin di vita perché contrario al conferimento del lavori alla loro ditta. L’amministratore di condominio si è dimesso dal suo incarico per paura di essere ucciso. Nonostante non avessero finito dei lavori di ristrutturazione, gli arrestati hanno comunque preteso il “pizzo” di 14mila euro ricattando sia l’amministratore sia i condomini con minacce di morte. Gli arrestati ricattavano, con ogni probabilità, altre società specializzate in amministrazioni immobiliari.
APR news
fonte C.P.diTo
Categorie:Cronaca

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