30 miliardi di euro (circa 36 di franchi svizzeri) è il patrimonio del “papà” di Ikea, l’86enne Ingvar Kamprad, e 150mila euro è quanto versa annualmente in tasse allo stato elvetico.
La Svizzera risulta essere estremamente lusinghiera con i “paperoni” del globo: le imposte irrisorie sono il miglior biglietto da visita da presentare ai ricchi del globo in fuga dal fisco. Nella cittadina di Epalinges (8mila abitanti), nel Canton Vaud, Ingvar Kamprad ha la residenza da quasi 40 anni: dal 1976 il papà di Ikea continua questa squallida messa in scena con il fisco svizzero. Il facoltoso svedese non compare nemmeno nella lista dei 15 contribuenti più facoltosi del piccolo comune.
Bocche cucite, ovviamente, quelle dell’amministrazione fiscale del cantone: “Purtroppo, del caso in questione, non possiamo offrire alcun dettaglio”. Quello svizzero sembra essere un mal costume tacitamente accettato da tutti, o quasi. Nonostante questo, in alcuni cantoni vicini, qualche cosa comincia a muoversi. Basta ai forfait fiscali: il 23 Settembre, nella cittadina di Gstaad (che ospita personaggi quali Bernie Ecclestone e Vittorio Emanuele di Savoia), si terrà un referendum proprio a tal proposito. I paperoni mondiali sono avvertiti.
APR news
F I.B.T.
Categorie:Esteri, Inchieste Varie

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