65 mila telepass difettosi a rischio esplosione

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Un lotto difettoso di Telepass, stimato in 65mila pezzi, è a rischio esplosione e potrebbe anche provocare un incendio. Lo riporta il Sole24Ore: tutto questo emerge da una lettera di richiamo inviata ai possessori, simile a quella mandata per segnalare le auto difettose. L’invito è a recarsi immediatamente presso un Punto Blu per la sostituzione dell’apparecchio. Attualmente sono circa 20mila le persone che l’hanno già fatto e sono “solo” sette i casi in cui si è riscontrato un effettivo scoppio del dispositivo, che fortunatamente non ha causato danni.
Lo scoppio ha un’entità simile a quando si apre un airbag, potrebbe in qualche caso provocare uno spavento al guidatore e fargli perdere il controllo della vettura. In pericolo sarebbero solo l’1% degli apparecchi, 65mila su 8 milioni: l’azienda ha comunque scelto di richiamare tutto il lotto, anche se solo alcuni possono esplodere. Questi modelli sono stati distribuiti circa sette anni fa: il problema dovrebbe essere causato dalle batterie al litio prodotte da un fornitore dell’epoca che perdono liquido una volte scaricate. Se si usa il dispositivo frequentemente ci si accorge che non funziona, mentre se lo si usa di rado questo liquido si accumula.
Già circolano voci che Telepass Spa era a conoscenza da tempo di questo problema, le prime lettere sarebbero infatti partite già da settembre 2011, anche se riguardavano solo la sostituzione della batteria. Erano meno urgenti, quindi, delle ultime arrivate. L’azienda non ha però comunicato pubblicamente questo problema ma solo inviato lettere ai privati: “Quelle lettere non vanno confuse con quelle di richiamo: sono del tutto ordinarie. Ne mandiamo circa 300mila l’anno, a chi ha solo la batteria in esaurimento. Infatti, da un paio d’anni i nostri portali sono in grado di rilevare anche il livello di carica di ogni apparato che vi transita sotto”, ha dichiarato Ugo De Carolis, CEO di Telepass Spa al Sole24Ore.
Emergono comunque alcuni problemi, come ha sottolineato Maurizio Caprino sempre sul Sole24Ore, ad esempio l’incertezza che la raccomandata di richiamo arrivi nelle mani del cliente, oppure l’orario di chiusura ridotto dei vari Punto Blu, che abbassano le serrande alle 17:00, decisamente scomodo per chi lavora.

APR news
F I.B.T.



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