Violenti scontri ad Aleppo

E’ gia’ di 30 morti il bilancio del conflitto in Siria: lo riferiscono gli attivisti anti-regime dei comitati di coordinamento locale, precisando che 15 vittime si contano a Damasco e nei suoi sobborghi, 9 a Dayr az Zor, 4 ad Aleppo, dove sono in corso furiosi combattimenti tra ribelli e governativi, 2 a Idlib.

Spari di arma da fuoco sono stati esplosi oggi dalla Siria in Libano, a pochi passi dalla frontiera, contro dei civili libanesi sunniti che manifestavano per l’uccisione a Beirut del generale Wissam al Hasan, sunnita, capo dell’intelligence della polizia, che aveva di recente scoperto i dettagli di un piano siriano per destabilizzare il Libano.

Lo riferisce l’agenzia nazionale libanese Nna, che precisa che gli spari sono stati esplosi da Mushayrafa, villaggio siriano sulla collina che sovrasta Wadi Khaled, regione a maggioranza sunnita.

L’opposizione libanese anti-siriana ha fatto appello oggi alla popolazione perchè partecipi in massa domani ai funerali del generale Wissam al Hassan, ucciso nell’attentato di ieri a Beirut, per “una giornata di collera contro il macellaio Bashar al Assad”, il presidente siriano che accusa di essere il mandante dell’assassinio. In un comunicato l’opposizione, riunita nella coalizione 14 marzo, invita la popolazione a manifestare in Piazza dei Martiri a Beirut la propria opposizione al regime siriano che, afferma, “vuole esportare il sangue e la distruzione verso la nostra patria, il Libano”. Nella nota si chiedono ancora le dimissioni del governo libanese, che l’opposizione accusa di “applicare le politiche del regime criminale siriano e dei suoi alleati regionali e locali”. Un apparente riferimento all’Iran e al movimento sciita libanese Hezbollah, che fa parte dell’esecutivo. La coalizione del 14 marzo chiede infine alla Lega Araba e alle Nazioni Unite di “prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del Libano e la protezione del suo popolo” Premier libanese: l’uccisione del capo dell’intelligence della polizia legata alla Siria Il premier libanese Najib Miqati ha detto che “è fuori dubbio che ci sia un legame tra l’uccisione ieri del generale Wissam al Hasan”, capo dell’intelligence della polizia, e “l’arresto nei mesi scorsi dell’ex ministro Michel Samaha”, reo confesso di aver pianificato per conto di Damasco attentati in Libano contro personalità anti-siriane.

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