Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha varato il 31 dicembre scorso, a poche ore dall’ingresso del Rwanda come membro non permanente del Consiglio, alcune sanzioni e misure cautelative nei confronti dei ribelli del movimento congolese M23 e dei loro presunti alleati, le Forze democratiche per la liberazione del Rwanda, entrambi attivi nella provincia del Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. La delibera consiste nell’embargo sulle armi per i due movimenti e nel divieto di espatrio per alcuni dei loro. Da tempo c’è il sospetto che il Rwanda, come pure l’Uganda, sostengano e armino le rivoluzioni che avvengono nella parte orientale del Congo – ricca di minerali e preda di una costante instabilità – come quella dell’M23 che nella sua ultima avanzata, il mese scorso, era arrivato a conquistare la città di Goma, per poi lasciarla dopo l’apertura dei negoziati di pace a Kampala.
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Ph Moore P.
F r.v.

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