Decine i bambini uccisi oggi in tutto il Paese, con oltre “450 cadaveri di persone giustiziate dal regime, tra loro molti bimbi e donne con i corpi mutilati”, trovati in un sobborgo di Damasco, e altri nove piccoli innocenti morti nel bombardamento di una scuola in provincia di Idlib, denunciano gli attivisti.
La giornata e’ segnata dall’orrore. Nell’ennesimo massacro in due anni di rivolta costati la vita a oltre 70.000 persone.
I residenti, “che stanno subendo un vero e proprio rastrellamento, temono un altro massacro”, scrivono ancora gli Lcc. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, che conferma la strage, precisa che “molti cadaveri mostrano i segni delle torture e delle mutilazioni”, “alcuni corpi hanno colpi alla testa”.
Su un altro fronte, quello delle preoccupazioni per la forza crescente del Fronte al Nusra, l’ala jihadista piu’ significativa in Siria che si propone di instaurare uno Stato islamico ispirato ad al Qaida, emergono i primi resoconti su una vera e propria strage compiuta ai danni dei civili nei giorni scorsi.
Almeno 37 i morti, 20 tra i combattenti di al Nusra – molti dei quali stranieri – con il Fronte che ha poi preso in ostaggio altri 13 abitanti, dando alle fiamme e distruggendo molte case. E proprio il timore di una sempre maggiore forza della formazione qaidista, unito alle preoccupazioni per il coinvolgimento sempre piu’ netto degli Hezbollah libanesi negli scontri armati nella provincia frontaliera di Homs, ha tenuto banco alla riunione dei Paesi ‘Amici della Siria’ ieri a Istanbul.
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