Sara’ il premier turco, Recep Tayyp Erdogan, a portare personalmente a Barack Obama quella che per Ankara e’ la prova dell’uso delle armi chimiche messo in atto in Siria dal regime di Bashar Assad. Le autorita’ turche stanno conducendo esami del sangue sui rifugiati siriani per accertare se siano stati contagiati dagli effetti dell’uso di armi chimiche. “Si ciascuno dei feriti”, ha detto il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu, “saranno fatti i test, i cui risultati saranno pubblicati una volta portati a termine gli esami. Piu’ di una dozzina di test, infatti, hanno gia’ dato esiti che “dovranno essere ulteriormente approfonditi”. Il 16 maggio Erdogan portera’ con se’ i risultati dei test quando sara’ a Washington, ricevuto alla Casa Bianca. Gli esami vengono effettuati a Sanliurfa, al confine, dove Ankara ha messo in piedi un’infrastruttura di decontaminazione come “misura precauzionale”, ha riferito l’agenzia di stampa Anatolia. L’obiettivo della Turchia, che da tempo ha sollevato la questione dell’uso delle armi chimiche, e’ fare chiarezza sulle responsabilita’ degli uomini di Assad, che da tempo, secondo il governo turco, avrebbero superato quella che Obama defini’ “la linea rossa”, oltre la quale dovrebbe scattare un intervento militare contro Assad.
APR news
F agi

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