Siria: HRW spiega il video sulla decapitazione

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C’è un’ulteriore versione riguardo il video che era stato presentato come l’orrenda decapitazione in diretta di tre frati francescani.
Secondo Human Rights Watch, organizzazione non governativa che si occupa di tutela dei diritti umani, che ha in pratica contraddetto tutte le versioni messe in campo fino a oggi dai media, il video non documentarebbe né l’uccisione dei francescani, né tantomeno l’uccisione del prete francese François Mourad.
Lo riferisce all’Huffington Post Peter N. Bouckaert, direttore per le Emergenze della Human Rights Watch, spiegando che il video risalirebbe in realtà al mese di aprile e documenterebbe la decapitazione di due persone nel villaggio di Mashhad Ruhin, a 120 chilometri di distanza da Ghassaniyeh, dove si trova il convento francescano finito in un primo momento sotto i riflettori dei media e dove sarebbe morto padre Mourad.
I boia appartengono alla brigata al-Muhajireen al-Ansar, che opera sotto la guida di un comandante ceceno, Abu Omar al-Shesheni e non al fronte al-Nusra, come in un primo momento ritenuto. I condannati, invece, sarebbero due uomini accusati di essere collaboratori del regime. La notizia era apparsa in aprile su Arabi Press, che parlava appunto dell’esecuzione di tre persone ad opera di alcuni miliziani stranieri nel villaggio di Mashhad Ruhin. In quell’occasione due dei tre uccisi vennero decapitati.
Padre Francois – ha spiegato ancora Bouckaert – sarebbe stato ucciso recentemente in circostanze ancora da chiarire; non è ancora chiaro se nel corso di una sparatoria ad opera di miliziani islamisti o anche di un bombardamento che ha colpito il villaggio in cui viveva il prete eremita. Prima del video dell’esecuzione, nessuno aveva mai avallato la tesi della morte per decapitazione del prete missionario.

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