Afghanistan: Signore della guerra candidato per le elezioni 2014

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Il generale Abdul Rashid Dostum, leader del Movimento nazionale islamico e candidato vicepresidente per le elezioni afghane del 5 aprile 2014, ha “chiesto scusa agli afghani per la sofferenza e le violenze imposte negli anni della guerra civile”. Per Dostum, che e’ il ‘numero due’ nel ticket presidenziale dell’ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani Ahmadzai, molto stimato in Occidente “e’ giunto il momento di aprire una nuova era nel modo di fare politica in Afghanistan”.
Rappresentante incontrastato dell’etnia uzbeka, molto forte nel Nord e nel Nord-Est afghano, il ‘pentito’ è stato accusato in passato di atroci crimini di guerra, inclusa l’eliminazione brutale, dopo lunghe torture, di centinaia, forse anche migliaia di prigionieri talebani. Più di recente, ha scelto di impegnarsi nella politica nazionale con un atteggiamento molto instabile: appoggiando sì il presidente uscente Hamid Karzai, che gli ha dato l’incarico più che altro rappresentativo di comandante dello Stato maggiore interforze afghano, ma senza esitare anche a flirtare con uno dei principali leader dell’opposizione, l’ex ministro delle Finanze, Abdullah Abdullah.
Alla fine, ha scelto di accettare la candidatura a primo vice-presidente di Ghani, personalità molto rispettata da Karzai e in Afghanistan, fino a poco tempo prima il responsabile della Commissione per la sicurezza della transizione. Ruolo che lo proietta ora fra i protagonisti di uno dei ticket elettorali afghani più graditi dall’Occidente.

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