Rossella Urrù

Rossella Urru è nata a Samugheo, in provincia di Oristano. Laureata in Cooperazione Internazionale, Regolazione e Tutela dei Diritti e dei Beni Etno-culturali all’Università di Bologna, lavora per una ONG che si chiama CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) ed è coordinatrice del campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, nei pressi di Tindouf, in Algeria.
Urru ha già portato a termine quattro missioni presso i campi saharawi e altre tre missioni in diversi contesti internazionali.
È stata rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 da alcuni uomini armati probabilmente del Mali, insieme ad altri due volontari spagnoli, Ainhoa Fernández de Rincón e Enric Gonyalons. Due mesi fa è stato diffuso un video che mostrava tre persone, tra cui probabilmente lei, tenute prigioniere da miliziani islamici armati.
Pare che ad aver rapito Rossella Urru sia stato il gruppo terroristico Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento Monoteista per il Jihad in Africa occidentale), una costola dissidente dell’AQMI (Al Qaeda nel Maghreb Islamico), che lo scorso dicembre ha rivendicato l’attacco al campo profughi e il rapimento di Urru. A metà dicembre le autorità algerine hanno arrestato 11 sospetti miliziani ma questo non ha contribuito a individuare con certezza il gruppo che la tiene prigioniera. Secondo Khatri Addouh, presidente del parlamento saharawi, Urru e i due colleghi spagnoli sarebbero detenuti in Mali al confine con il Niger.

Sempre in Algeria è stata rapita  il 2 febbraio 2011, oltre un anno fa, anche la turista italiana 54enne Maria Sandra Mariani, pare dal gruppo AQMI.

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