Denunciati 65 falsi poveri

Possedevano ville in Sardegna e in altre località balneari della penisola ma per i comuni e per gli altri enti a cui chiedevano la riduzione delle tasse scolastiche, della mensa dei figli ovvero gli assegni di maternità, erano nullatenenti. Denunciavano i redditi familiari e condizioni patrimoniali vicini allo zero o comunque molto più bassi di quelli reali, riuscendo così ad ottenere illegalmente ticket per la mensa scolastica o assegni di maternità. Sono 65 le persone scoperte e denunciate, i cui nominativi sono stati individuati incrociando i dati contenuti nelle false autocertificazioni con le numerose banche dati. I falsi poveri avevano “dimenticato”, talora, di indicare nelle autocertificazioni redditi di lavoro dipendente ovvero il possesso di immobili, quali villette, alloggi, garage e terreni, per svariate decine di migliaia di euro. Come il caso di una donna di San Maurizio che, ad esempio, aveva omesso di dichiarare di essere proprietaria di quattro immobili in Sardegna, ovvero come il caso di una donna di Cafasse che aveva tralasciato di denunciare il possesso di terreni, sia in Piemonte che in Calabria. Tra i truffatori figurano anche pubblici dipendenti, come il caso di una impiegata comunale del ciriacese che ha “dimenticato” di dichiarare un patrimonio costituito da conti correnti, assicurazioni e investimenti per circa 200 mila euro. Complessivamente, l’indagine ha consentito di accertare omissioni ai fini delle prestazioni sociali agevolate per circa un milione di euro tra redditi e patrimoni mobiliari ed immobiliari non dichiarati.

APR news To

fonte C.Pdi To

 



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