“Operazione Carlos” frode fiscale che supera 100 milioni di euro

“Operazione Carlos”: così è stata chiamata l’attività investigativa eseguita su tutto il territorio nazionale dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vercelli, che ha coinvolto 40 indagati , oltre 50 aziende sparse su tutto il territorio nazionale e che ha portato all’arresto di 7 persone per associazione a delinquere finalizzata all’emissione, all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, all’evasione dell’IVA ed al riciclaggio nonché alla scoperta di una frode fiscale internazionale che, al momento, supera i 100 milioni di euro, nonché al sequestro di decine di società, immobili, autovetture per un controvalore di 15 milioni di euro.

Eseguite 40 perquisizioni, tra aziende ed abitazioni, e notificati i decreti della custodia cautelare in carcere ad un imprenditore residente a Milano, e della misura degli arresti domiciliari nei confronti di altri soggetti commercialisti residenti ad Abbiategrasso (MI), un autotrasportatore residente a Trofarello (TO), un imprenditore residente nel trevigiano, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Vercelli.

L’unico al momento sfuggito alla cattura perché si trovava all’estero è un imprenditore residente nel bresciano, “braccio operativo” in Romania. Lo stesso è attivamente ricercato da tutte le Forze dell’Ordine.

Le investigazioni, tuttora in corso da parte delle Fiamme Gialle vercellesi, hanno consentito di accertare che il “Carlos” vero dominus dell’organizzazione criminale, che si avvaleva della complicità di professionisti milanesi, imprenditori, ditte di autotrasporto, soggetti esteri residenti in Romania e Slovenia, avrebbe accumulato illecite ricchezze per diversi milioni di euro, investiti nell’acquisto di opere d’arte, auto di lusso, appartamenti all’estero nonché attraverso la rilevante disponibilità di denaro su numerosissimi conti correnti accesi presso istituti di credito in Italia ed all’estero.

Il soggetto disporrebbe, altresì, di un cospicuo patrimonio immobiliare in Italia intestato a prestanomi.

Il denaro accumulato illecitamente sarebbe stato poi trasferito all’estero, anche per il tramite di versamenti effettuati da cittadini extracomunitari, utilizzando il circuito dei “money transfer” vercellesi.

Durante la perquisizione dell’abitazione di “Carlos” sono stati trovati degli appunti manoscritti ove l’arrestato ha quantificato il suo “guadagno” mensile: 90.000 euro!!!.

La casa si è presentata agli occhi degli investigatori come una sorta di museo: quadri e arazzi di altissima qualità, porcellane, statue, mobili stile Luigi XV, tutti corredati da decine di certificati attestanti l’autenticità ed il valore, oltre ad altre decine di quadri e vasi conservati nella cantina, imballati e pronti per essere spediti verso il Brasile, paese per il quale, tra un paio di settimane, il soggetto sarebbe partito con biglietto di sola andata.

Per tale motivo, il G.I.P ha intanto disposto il sequestro preventivo per equivalente, delle somme depositate sui conti correnti bancari e di titoli nella disponibilità degli indagati, per oltre 15 milioni di euro.

Le indagini sono ancora in corso, gli inquirenti stanno ancora esaminando la numerosissima documentazione contabile ed extracontabile sequestrata, mentre si quantificano il valore di altri immobili e beni mobili (autovetture come BMW e Range Rover), ubicati e conservati sia all’estero che sul territorio italiano, che verranno sottoposti a sequestro preventivo per valori sino alla concorrenza degli importi evasi all’Erario.

APR news To

fonte G.diF.



Categorie:Cronaca

Tag:, , , , , ,

Lascia un commento