Greenpeace ha indetto una petizione online contro Zara: La scelta non è casuale: nei capi di abbigliamento della casa spagnola gli ambientalisti hanno rintracciato alte concentrazione di NPE (composti nonilfenoloetossilati) che possono rilasciare i corrispondenti nonilfenoli, pericolosi perché in grado di alterare il sistema ormonale dell’uomo. “Inoltre – afferma ancora Greenpeace – quattro dei capi a marchio Zara risultano contaminati da alti livelli di ftalati tossici, mentre in altri due abbiamo riscontarato tracce di un’ammina cancerogena derivante dai coloranti azoici“.
Le richieste di Greenpeace ai marchi di abbigliamento sono chiare: “impegnarsi ad azzerare l’utilizzo di tutte le sostanze chimiche pericolose entro il 2020, come già hanno fatto alcuni importanti marchi tra cui H&M e M&S, e di imporre ai loro fornitori di rivelare alle comunità locali i valori di tutte le sostanzze chimiche tossiche rilasciate nelle acque dei loro impianti“.
Apr news
Fonte: Greenpeace Italia
Categorie:Cronaca, Inchieste Varie

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