I giorni immediatamente successivi al 28 febbraio in tutta Italia succedono situazioni paradossali; i rifugiati buttati fuori dalle strutture e abbandonati al proprio destino senza nessuna soluzione abitativa o di lavoro, senza la possibilità di lasciare l’Italia a causa della convenzione di Dublino, semplicemente divenuti fantasmi in un Paese che ha fatto della violazione dei diritti dei rifugiati e dei migranti tutti un triste primato. A Torino e dintorni la situazione non è diversa. In tantissimi si sono ritrovati per strada tra parchi, stazioni e dormitori.
Circa 300 persone, tra le quali un centinaio di rifugiati dell’Emergenza Nord Africa, hanno occupato uno stabile nel complesso del villaggio olimpico, in via Giordano Bruno 101 a Torino.
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