L’esercito Usa ha ammesso di aver limitato nelle basi militari del Paese l’accesso al sito del Guardian, bloccando in particolare gli articoli legati al datagate, lo scandalo esploso sui programmi di sorveglianza dell’intelligence americana. Il quotidiano britannico è stato infatti il primo ad intervistare Edward Snowden, la talpa 29enne fuggita ad Hong Kong per svelare documenti riservati sull’attività del National Security Service.
A dare la notizia per primo è stata l’edizione locale dell’Herald, nella contea di Monterey, in California. La conferma è poi arrivata direttamente dall’Army Network Enterprise Technology Command, un ente preposto alla difesa della rete informatica dell’esercito americano. “Sono stati filtrati accessi ad alcuni articoli e materiali online dedicati alla fuga di notizie sul Nsa”, ha fatto sapere un portavoce di Netcom, Gordon Van Vleet. Secondo la testimonianza dei militari nella base di Presidio, nella contea di Monterey, è possibile entrare nel sito nel Guardian, ma quando si tenta di leggere un articolo sul datagate, si viene ridirezionati automaticamente alla homepage.
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