Siria-Italia: La promessa é mantenuta

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Ancora sessanta chilometri da percorrere, saranno gli ultimi che la separano dai feriti che potrà soccorrere, dalle vite che dovrà salvare. In Turchia è arrivata con il suo carico di farmaci nel tardo pomeriggio di giovedì e passerà la sua prima notte in Turchia nei dintorni di Kilis, ad una manciata di minuti dal confine con la Siria. Poi l’Ambulanza dal cuore forte attraverserà quella manica di terra che segna lo spartiacque tra la pace e la guerra per raggiungere Aleppo. La promessa di Andreja è mantenuta, la scommessa fatta con le giornaliste torinesi è vinta. “Attualmente molti siriani hanno oltrepassato la soglia della povertà più estrema, sono più di dieci milioni, ma questa situazione continua ormai da oltre due anni. La maggior parte dei siriani si sente perduta, si è perduta e se non arriveranno aiuti da fuori tutto precipiterà” spiega Muhammad Ameen, direttore di Ata’a for Relief and Development e responsabile delle dogane siriane, che giovedì ha seguito l’arrivo dei tir a Kilis, insieme a Tarek Chazli, uno dei responsabili del settore Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri. “L’assistenza che viene dall’Italia o dall’Europa deve essere un importante dovere umanitario”. Dallo scorso 16 luglio, l’Ambulanza dal cuore forte, infatti, è stata presa in carico presso la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni unite (UNHRD) di Brindisi gestita dal World Food Programme, snodo fondamentale per assicurare la consegna del mezzo e dei farmaci ai medici dell’ospedale Dar Al Shifaa, tanto quanto la mediazione della Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo della Farnesina.

APR news
Enrico Romanetto



Categorie:Esteri, Inchieste Varie

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  1. Siamo con voi!! Adelante! Gabo.

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