“Migliaia di profughi eritrei, prima rapiti da bande di beduini e poi abbandonati perché non ce la fanno, stanno morendo nel deserto. Chi riesce a sfuggire ai ‘trafficanti di uomini’ finisce nelle carceri egiziane, e spesso anche in quelle israeliane, e la loro sorte è solo di poco migliore”. Lo ha detto Alganesh Fessaha, dell’organizzazione non-governativa Gandhi, intervenuta a Trento all’incontro dei missionari trentini ‘Le rotte del mondo’.
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