Il governo del Turkmenistan ha aperto la ” caccia ” alle donne che saranno trovate fuori casa alla sera, indipendentemente dal fatto se saranno accompagnate dai loro mariti o da sole. Le donne che si trovano alla sera tardi in strada o in ristoranti rischiano di essere arrestate dalla polizia e sottoposte a diverse analisi, come quelle sulle malattie veneree o per la presenza dei stupefacenti nel corpo. Un gruppo di uomini in abiti civili catturano le donne per portarle alla stazione di polizia, è uno scenario che si ripete in tutto il paese. I rappresentanti delle forze dell’ordine giustificano questa caccia alle donne dicendo che queste misure servono a combattere la prostituzione. Girano le voci di una proposta di legge che proibirebbe alle donne in Turkmenistan di guidare le auto. Su questo argomento sono stati svolti già alcuni sondaggi: il 35% degli intervistati in Kirzighistan vieterebbe alle donne l’utilizzo dell’auto, contro il 27 % in Tagikistan, il 10% in Kazakistan e l’8% in Azerbaijan. È un fatto gravissimo che nel 21° secolo la società dell’uomo stia arretrando dal punto di vista dei diritti civili. Anche al tempo del precedente presidente Saparmurat Nijaz, ci sono stati alcuni divieti come portare la barba, i denti doro, i giochi del circo, la danza e ivideo. Senza dubbio questa è una caratteristica dei regimi totalitari, le autorità credono di avere il diritto di intervenire in tutti gli aspetti della vita sociale. Ricorda molto il regime talebano dell’Afghanistan.
fkli

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