La polizia religiosa dell’Isis ha frustato in piazza alcuni musicisti accusati di suonare tastiere e liuti, strumenti vietati perché considerati considerati oggetti “non islamici”. Gli “strumenti proibiti” sono stati distrutti, tutto questo davanti ai cittadini della città di Bujaq, poco lontana da Aleppo, in Siria.
Le immagini sono state pubblicate sul web e mostrano la punizione dei musicisti con 90 frustate per aver offeso il loro dio e non rispettato la legge della Sharia.
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