Le Forze Speciali bosniache hanno fatto irruzione nell’area del nord-est del paese, dopo che alcuni giornali avevano pubblicato fotografie che mostravano bandiere dello Stato Islamico esposte su alcune case nella zona.
Christina Josek, portavoce delle forze speciali bosniache, incaricate a contrastare il fenomeno del terrorismo in Bosnia, ha detto che quando le forze di sicurezza sono arrivate le bandiere erano state già rimosse.
Le fotografie pubblicate nei giornali sono state scattate a Gornja Moca, una zona remota vicino alla città di Brcko.
Negli ultimi anni la polizia ha controllato la zona in diverse occasioni e nel 2014 le autorità bosniache hanno arrestato 26 presunti membri dell’organizzazione dello Stato islamico, che reclutavano i mujaheddin in Bosnia per mandarli a combattere in Siria e Iraq.
Uno dei sospetti reclutatori è Hussein Bosnic, noto come Bilal, considerato uno dei leader degli islamisti in Bosnia, che è stato arrestato con l’accusa di terrorismo.
Secondo le stime dell’intelligence bosniaca, circa 150 bosniaci attualmente stanno combattendo nelle file delle organizzazioni jihadiste in Iraq e in Siria. Circa 20 di loro sono stati uccisi e altri 50 sono ritornati in Bosnia. Le stime internazionali parlano di 330 combattenti provenienti dalla Bosnia e Herzegovina.
Bosnic, leader della comunità salafita in Alta Maoca, ha detto che “vivono una vita normale e pacifica” e che la bandiera dell’ISIS, che il giorno prima è apparsa in questo villaggio, non ha niente che fare la comunità. Secondo Bosnic le bandiere sono state esposte sulle case da due stranieri.
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