Belgrado: centinaia di profughi affollano il parco vicino alla stazione in attesa di partire verso il confine per l’Ungheria, in treno o in autobus. La maggior parte di loro proviene dalla Siria, ci sono moltissime famiglie con bambini, ognuna con il proprio percorso alle spalle, lungo settimane o mesi, ma anche ragazzi provenienti dall’Afghanistan, dal Pakistan, dalla Somalia e dall’Eritrea. Quasi per tutti l’unico bagaglio, che contiene tutta una vita, è solamente uno zaino. Si incontrano gentilezza e disponibilità sia da parte di singoli cittadini, che da parte della polizia, mentre diverse associazioni di volontariato, locali e internazionali, si occupano di distribuire cibo, acqua e altri generi di prima necessità. La Serbia rilascia ai rifugiati un permesso di transito di tre giorni, oppure offre la possibilità di richiedere asilo politico. Finora hanno fatto richiesta d’asilo ufficiale circa 500 persone, soprattutto somali ed eritrei, gli altri hanno scelto di proseguire verso il nord Europa.
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C.M.
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