Lo United Cyber Caliphate (Ucc), braccio armato “informatico” dell’Isis ha postato il 3 luglio sui social media vicini allo Stato Islamico una nuova “kill list” di 1.700 obiettivi e ha scritto al termine del messaggio “Uccideteli tutti, assassinateli tutti”. Si tratta di membri della Chiesa Cristiana Americana e rappresentanti delle sinagoghe ebraiche. Immediata la risposta delle intelligence occidentali, che sono riuscite a cancellare la lista dopo poco dalla sua pubblicazione.
Questa, però – come riferisce il sito internet di analisti Site – oggi è tornata online con 25 link per raggiungerla, ognuno sito su un server differente.
L’obiettivo del Daesh è attivare una serie di “lupi solitari”: assalitori occasionali che agiscono in autonomia, senza esser collegati a cellule o all’organizzazione e che proprio per questa caratteristica sono difficilmente individuabili prima di aver compiuto l’attacco, come avvenuto recentemente a Orlando in Florida.
Recentemente, l’Ucc aveva pubblicato un’altra lista, sempre rubata dai database online, composta da oltre 8000 persone in tutto il mondo, tra cui diversi canadesi e molti indiani e 29 italiani.
D’altro canto, però, il Cyber Califfato ha due nemici potenti: il primo sono gli 007 internazionali, che si stanno dotando di tecnologie sempre più pericolose per l’isis; il secondo è invece una nutrita schiera di hactivisti che si riuniscono sotto il nome di @CtrlSec. Il network fa sapere di essere riuscito, almeno su Twitter, negli ultimi quattro mesi a far sospendere 35.925 account e a renderne inattivi 645. Si tratta di un gruppo di volontari in tutto il mondo che dà la caccia all’Isis allo scopo di distruggere il teatro di battaglia virtuale dello Stato Islamico.
A questo scopo contano sull’aiuto della rete, tanto da aver pubblicato online una pagina (http://reportonlineterrorism.com/reporting/index.php) e un’applicazione, in cui è possibile riportare in forma anonima qualsiasi attività terroristica cyber sospetta.
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