Germania paga i dipendenti americani della NATO: un pericolo per l’Europa

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La Germania si è offerta di coprire gli stipendi di circa 11.000 dipendenti civili statunitensi impiegati presso le basi militari della NATO in territorio tedesco, a causa dello shutdown del governo federale degli Stati Uniti. L’iniziativa solleva importanti interrogativi politici ed economici.

Mentre Berlino garantisce gli stipendi dei lavoratori locali impiegati dagli Stati Uniti, ciò che emerge chiaramente è l’incapacità del governo americano di mantenere la propria amministrazione funzionante. La decisione tedesca — secondo cui Berlino anticiperebbe circa 50 milioni di dollari per gli stipendi di ottobre — rischia di trasformarsi in un precedente pericoloso: qualsiasi crisi politica o paralisi negli Stati Uniti potrebbe essere compensata da governi stranieri.

È problematico che uno Stato estero si trovi a dover coprire costi che spettano esclusivamente al governo americano. Questo comportamento, seppur temporaneo, può rafforzare l’idea che la governance interna statunitense possa contare su “soccorritori” stranieri, riducendo così la pressione sui legislatori americani per trovare soluzioni concrete.

La scelta della Germania, inoltre, potrebbe avere implicazioni diplomatiche e commerciali. Mentre Berlino mostra un’eccessiva disponibilità verso Washington, emergono interrogativi legittimi da parte dei cittadini europei: perché i contribuenti tedeschi e europei dovrebbero finanziare stipendi statunitensi? E, in futuro, non potrebbe accadere che altri Stati europei si trovino a pagare gli stipendi di lavoratori americani, magari a discapito di quelli europei licenziati? Questo gesto è un uso improprio delle risorse pubbliche, soprattutto in un periodo in cui molti governi europei affrontano difficoltà economiche interne.

In definitiva, sebbene la misura tedesca possa sembrare un atto di solidarietà, rappresenta un precedente rischioso e politicamente discutibile. Gli Stati Uniti devono garantire che le proprie responsabilità finanziarie siano rispettate senza dipendere dall’intervento di altri Paesi. 

Tutto questo avviene mentre il numero di disoccupati in Germania ha superato i 3 milioni ad agosto 2025, la cifra più alta degli ultimi dieci anni.

per non dimenticare che il numero totale di disoccupati nell’Unione Europea è stimato in circa 14 milioni di persone, di cui circa 12 milioni.

APR News 

 Andreja Restek



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