Camusso: “C’è ancora da dire sul lavoro”

«Per rilassarmi leggo dei gialli, mentre per le letture più impegnate preferisco saggi sul lavoro», ha esordito così Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil, prima di entrare nella Sala Gialla del Salone del Libro per partecipare alla presentazione di “Sempre più blu” di Antonio Sciotto. Giornalista de “Il Manifesto”, Sciotto esplora l’ambiente del lavoro italiano portando alla luce dati che contrastano con l’esposizione mediatica che le questioni sindacali mediamente hanno, anche se non ci sono diatribe sui contratti o morti bianche.

«Ho letto cose interessanti sul lavoro da ogni parte del mondo – ha spiegato Susanna Camusso – perché c’è un grosso dibattito in corso su queste tematiche, bisogna occuparsi del futuro». Durante la presentazione, il segretario nazionale Cgil ha affermato: «Questo libro dimostra che ci sono ancora molte cose da dire sul lavoro operaio, anche se si pensava che non fosse più un tema interessante. Rispetto a Cina e Usa noi non abbiamo più le grandi imprese, che erano i luoghi della contrattazione di secondo livello. Le cose stanno cambiando per noi». Al fianco dell’autore, Antonio Sciotto, e di Susanna Camusso, anche il giornalista di “Repubblica” inviato a New York, Federico Rampini, il sociologo Luciano Gallino e Giuseppe Berta, storico dell’industria e docente dell’Università Bocconi di Milano.

Non ha voluto sbilanciarsi, ma Susanna Camusso, a margine della presentazione, non ha negato una battuta sulla questione Moratti-Pisapia: «Quello che ha fatto il sindaco di Milano è un segno di disperazione e malattia di una certa politica».

di Paolo Morelli – APR



Categorie:Inchieste Varie

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