Ogni 30 secondi in Cina nasce un bambino affetto da malformazioni. Tra i problemi più comuni, i difetti del tubo neurale, i disturbi cardiaci, il labbro leporino, l’idrocefalo e l’anemia mediterranea. Di questi bambini, sostengono gli esperti, il 30% può essere curato, il 40% dovrà convivere con il disturbo, mentre gli altri moriranno entro il primo anno di vita. I dati allarmanti, rilasciati dal ministero della Salute cinese, piazzano la seconda potenza economica al mondo tra i Paesi con la più alta percentuale di neonati con difetti congeniti. Tra il 1996 e il 2010 il tasso di malformazioni fetali è aumentato di oltre il 70%. Altissima anche la percentuale di mortalità infantile e materna. Per gli esperti le cause di un così alto tasso di mortalità e disturbi congeniti neonatali va ricondotto a una serie di fattori quali l’inquinamento ambientale e uno stile di vita sempre meno salutare. Al quadro vanno aggiunti poi altri fattori esterni, quali l’impossibilità per una famiglia di sostenere le spese delle cure mediche di cui ha bisogno il bambino. O semplicemente un sistema sanitario che presenta non poche falle soprattutto nel settore pediatrico. In risposta a questa emergenza, il governo ha approvato una serie di misure per ridurre le cause, distribuendo ad esempio acido folico nelle zone rurali per combattere i disturbi neurali e la spina bifida, ma non ha parlato di inquinamento ambientale.
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fonte agichina
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