Ue: la Tav a carico di Francia e Italia

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Dopo la frenata di Parigi sulla Tav Torino-Lione, arriva quella dell’Unione Europea. Il governo italiano fa quadrato intorno all’opera, mentre la Francia ribadisce il suo impegno ma chiede un nuovo accordo.

L’unico a garantire assoluta certezza sulla realizzazione dell’opera e’ il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera: il progetto, assicura, e’ “totalmente confermato da parte nostra e in maniera piena da parte del governo francese. Non c’e’ in nessuna delle loro ipotesi una modifica ai piani approvati”.

A poche ore di distanza il ministero dei Trasporti francesi diffonde una nota in cui ricorda che la Torino-Lione e’ legata ad “accordi internazionali e a un trattato. Francia e Italia hanno messo la loro parola e ritornare su questa parola e’ fuori discussione”, ma per il progetto ora serve “un nuovo accordo che tenga conto dei finanziamenti disponibili, in particolare europei”.

E proprio da Bruxelles arriva questa volta la frenata. Spiega il commissario europeo ai trasporti Siim Kallas: “La Commissione Ue ha un ruolo limitato. La Tav e’ un progetto di Italia e Francia” e da questi due Paesi devono venire i finanziamenti principali”.

Invita invece “ad andare avanti sulle reti transeuropee”, il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani perche’ “fermare le infrastrutture sarebbe un errore in quanto vogliono dire lavoro, investimenti e produttivita”‘.

“Evitiamo le strumentalizzazioni. Piuttosto andiamo avanti nell’opera”, afferma il governatore del Piemonte, Roberto Cota, mentre il leader dei Verdi, Angelo Bonelli invita il governo a riconoscere di avere sbagliato e il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, accusa il ministro Passera “di difendere gli interessi dei costruttori e non quelli del Paese”.

Esulta il popolo No-Tav. “Gli argomenti su cui discutono oggi in Francia sono gli stessi che noi sosteniamo da anni per manifestare la nostra contrarieta’ all’opera”, sottolinea Guido Fissore, consigliere comunale a Villar Focchiardo (Torino), che e’ uno dei 46 indagati all’udienza preliminare per gli scontri fra No Tav e forze dell’ordine in Valle di Susa dell’estate 2011.

In serata arriva anche il Presidente della Commissione intergovernativa italo-francese per la realizzazione della Tav Torino-Lione, l’ex ministro Louis Besson. Sulla Torino-Lione – dice – la “sola dichiarazione ufficiale delle nuove autorita’ francesi da ritenere e’ quella del Presidente della Repubblica, Francois Hollande, del 22 giugno scorso a Roma”. In una lettera al Commissario straordinario del Governo italiano per la Tav, Mario Virano, Besson dice di essere dispiaciuto per “le interpretazioni di un quotidiano francese, che, fino a prova contraria, non e’ diventato il portavoce della nuova maggioranza presidenziale francese, abbiano trovato una tale eco nella stampa italiana”. “E’ la conferma – commenta Virano – che e’ una tempesta in un bicchier d’acqua”.
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L’alta velocita’ Torino-Lione e’ legata ad “accordi internazionali e a un trattato”: Francia e Italia “hanno messo la loro parola e ritornare su questa parola e’ fuori discussione”. Ma per il progetto – secondo il ministero dei trasporti – ora serve “un nuovo accordo che tenga conto dei finanziamenti disponibili, in particolare europei”. Le notizie in sommario Monti e il declassamento: disgrazia, ma premiati dal mercato Ue: la Tav a carico di Francia e Italia Roma. Arrestato il consigliere Pdl Samuele Piccolo Si spegne la voce di ‘Tutto il calcio’, Alfredo Provenzali G8, pene più leggere per i no global
APR news
Fonte Rai 24



Categorie:Politica

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