La Commissione Onu d’inchiesta sui crimini di guerra in Siria “non ha prove conclusive in grado di determinare l’uso delle armi chimiche, né dall’una né dall’altra parte”. Lo ha si legge in una nota resa pubblica a Ginevra, all’indomani delle dichiarazioni del magistrato Carla Del Ponte, membro della Commissione.
“La Commissione – si legge nel testo – desidera chiarire di non aver trovato prove conclusive sull’uso di armi chimiche nel conflitto siriano né dall’una né dall’altra parte”. Quindi, continua il testo, “la commissione non è al momento nella posizione di fare ulteriori valutazioni sulle accuse avanzate”. Il presidente della Commissione, Paulo Sergio Pinheiro, “ricorda che l’uso di armi chimiche è proibito in ogni caso dalle leggi internazionali per i diritti umani”. La Commissione “sta investigando su tutte le accuse di violazioni in Siria e renderà note le proprie conclusioni nel Consiglio del 3 giugno”. Ieri, Carla Del Ponte aveva affermato che ci sono testimonianze “solo” sul possibile uso di armi chimiche nel conflitto da parte dei ribelli siriani, in particolare il gas Sarin.
APR news
F ansa, onu Hrw, phweb

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