Il governo del Pakistan ha liberato tre capi talebani afghani, in carcere da tempo, fra cui l’ex segretario del leader supremo degli insorti, Mullah Omar, spiegando che questo faciliterà il dialogo di pace in Afghanistan.
I tre capi talebani sono l’ex segretario del Mullah Omar, Mullah Abdul Ahad Jahangirwal, l’ex governatore della provincia meridionale di Helmand, Mullah Abdul Manan, e un responsabile militare del governo dei talebani (1996-2001), Mullah Younas.
Mullah Omar era nella lista del FBI tra i 10 terroristi più ricercati nel mondo, gli Stati Uniti offrivano 10 milioni di dollari di ricompensa per informazioni che aiutino a catturarlo e di 25 milioni per la sua cattura.
Sotto il mullah Omar le autorità talebane applicarono la shari’a, la legge islamica. Alle donne non fu concesso lavorare, eccetto che nella cura della salute, o frequentare scuole. Un’interpretazione radicale del codice del vestiario islamico fu applicata: le donne potevano uscire di casa solo se coperte da un burqa. Gli uomini erano obbligati a lasciarsi crescere la barba e ad evitare vestiti o acconciature in stile occidentale. I cinema furono chiusi e la musica vietata. Il furto veniva punito con l’amputazione di una mano, lo stupro e l’omicidio con la pubblica esecuzione. Gli adulteri venivano lapidati. A Kabul le pene venivano eseguite di fronte alla folla in quello che era stato lo stadio di calcio della città
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