Suleiman Abu Ghaith, genero di Osama Bin Laden ed ex portavoce di al Qaida, è stato riconosciuto, da un tribunale di New York, colpevole di aver complottato contro gli Stati Uniti con l’intenzione di colpire i suoi cittadini e i suoi beni. Ora rischia una condanna all’ergastolo. La sentenza è stata fissata per l’8 settembre. Suleiman Abu Ghaith, 48 anni di origine kuwaitiana, è il più alto esponente di al Qaida ad esser stato processato negli Stati Uniti. Abu Ghaith, che nel 2008 ha sposato la prima figlia di Bin Laden, Fatima,era stato catturato nel marzo 2013 in Turchia, poi portato in Giordania e quindi a New York. Un arresto avvenuto grazie alla collaborazione con i servizi segreti giordani, alleati della Cia in Medio Oriente.
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f agenzie
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