Mentre in Brasile si svolgono i mondiali di calcio e il mondo è preso a tifare la propria squadra, nello stesso momento, in Medio Oriente, un gruppo sanguinario – ISIS – ha iniziato la sua partita. La partita è una guerra per creare un califfato islamico, uno stato con le leggi di sharia, una guerra per loro santa.
Arrivano, dall’Iraq, delle foto di esecuzioni di massa senza precedenti, certamente da verificare, ma che lasciano poco spazio ai dubbi sulla loro autenticità. I ribelli dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) si vantano su Twitter di aver giustiziato 1.700 soldati iracheni, pubblicando le foto sul famoso social network. Questa guerra, oltre ad essere combattuta sul territorio Iracheno, ISIS la combatte utilizzando molto abilmente internet postando le foto ed i video delle proprie atroci battaglie. Come sempre, il prezzo più alto lo paga la popolazione civile.
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phweb
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