C’è un solo grande vincitore della recente guerra di Gaza – ed è la jihad globale.
I media, i social network e le TV parlano di guerra e di violenza, di vittime bruciate vive, e tutto questo non fa altro che aumentare la possibilità di reclutamento per al-Qaeda, per lo Stato Islamico (IS, ex Stato Islamico dell’Iraq e al-Sham, o ISIS) e per altri movimenti jihadisti.
Questa ennesima guerra di Gaza probabilmente finirà come quelle che l’hanno preceduta, con Gaza insanguinata e distrutta ma ancora controllata da Hamas.
Il Palestinese Abdallah Azzam, ideatore della moderna jihad globale, ha sostenuto che tutte le jihad contro i nemici dell’Islam, come la guerra del 1980 contro la Russia in Afghanistan, sono state il preliminare necessario per la battaglia finale per distruggere Israele.
Azzam è stato il primo ispiratore di Osama bin Laden ed è stato etichettato come “il padrino del jihadismo.” Ha messo Israele e l’ideologia della jihad al centro della sua narrazione, e qui essi rimangono anche oggi.
Dal momento in cui bin Laden e Ayman al-Zawahri hanno fondato al-Qaeda nel 1990, le unità di propaganda e di reclutamento hanno considerato il conflitto israelo-palestinese come il primo esempio dell’Occidente contro l’Islam.
I jihadisti hanno messo al centro della loro messaggistica la liberazione della Palestina e soprattutto Gerusalemme. Il loro obiettivo è la distruzione di Israele.
Tamir Pardo, il capo del Mossad attuale, dice che Hamas è una “organizzazione moderata” rispetto ai jihadisti nelle regioni intorno a Israele.
L’Al-Qaedaismo si sta moltiplicando e cresce con giovani uomini e donne sempre più arrabbiati, radicalizzati e desiderosi di colpire l’America e conquistare i mondo.
Questa guerra è solo un altro esempio di conflitto in cui gli innocenti civili pagheranno il prezzo più alto, anche se la situazione probabilmente è molto più complessa di quella che al primo sguardo può sembrare.
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