L’Isis avanza in Libia e l’ambasciata italiana a Tripoli invita i connazionali a lasciare il Paese. Alla Farnesina si sottolinea come la situazione della sicurezza si stia aggravando a causa dell’avanzata dei miliziani jihadisti. Già presenti in Cirenaica, gli affiliati allo Stato islamico hanno di recente preso di mira Tripoli e rivendicato l’attacco kamikaze all’hotel Corinthia del 27 gennaio dove sono morti 5 stranieri.
L’Eni ha voluto rassicurare sulla sicurezza dei propri dipendenti: “si continua a monitorare con estrema attenzione l’evolversi della situazione” ha riferito un portavoce del Eni.
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