Sale il bilancio dei violenti scontri in corso davanti al Parlamento di Kiev: almeno 90 persone, in maggioranza poliziotti e volontari della Guardia nazionale ucraina, sono rimasti feriti da ordigni lanciati dallo schieramento degli ultra-nazionalisti che protestano contro la bozza di riforma costituzionale votata stamane in prima lettura. Il disegno concede maggiore autonomia ai territori orientali russofoni.
Il ministro dell’Interno, Arsen Avakov, ha riferito che i manifestanti appartenenti al partito nazionalista Svoboda hanno fatto detonare “diversi” ordigni esplosivi, ferendo una novantina di persone, tra cui alcune sono in condizioni critiche. Testimoni oculari hanno visto persone a terra, ricoperte di sangue, con ferite a braccia e gambe.
Piu’ di 30 manifestanti sono state arrestati dalla polizia, ha aggiunto Avakov.
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