La polizia ungherese ha arrestato Györgyj Kakuk, appartenente alla coalizione democratica ungherese, per aver tagliato in modo simbolico il filo spinato sul confine ungherese-serbo, lo riporta l’agenzia di stampa Xinhua MTI. Prima di tagliare il filo Kakuk ha tenuto una conferenza stampa congiunta con Milica Mancic Stojkovic, una giornalista serba. Secondo lui, il recinto potrebbe ridurre il numero di rifugiati che arrivano in Ungheria, ma allo stesso tempo, va contro i principi di base dell’Unione europea e aiuta i trafficanti di esseri umani, perché questo viene usato come scusa per trasportare i rifugiati a caro prezzo nella zona di Schengen. La polizia ungherese ha riferito che Kakuk ha commesso un crimine contro la proprietà statale. Il politico ungherese si è dichiarato colpevole. La giornalista serba Mancic Stojkovic ha detto all’agenzia Tanjug che la recinzione deve essere abbattuta perché è una sicurezza del tutto inutile, visto che in entrambi i paesi ci sono più rifugiati oggi rispetto a ieri. “La recinzione non ferma nessuno, ma è un potente simbolo di divisione e paura” Secondo la giornalista, è inaccettabile che nel 21° secolo si costruiscano muri tra le persone.
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f ag, ph web L.GallHWR
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