Mohammed al Zawahiri, fratello minore dell’emiro di al Qaeda, è stato rilasciato da una prigione egiziana il 17 marzo scorso. Il suo compito in Egitto era di stabilire il gruppo terroristico legato ad al Qaeda e di compiere attacchi contro vari obiettivi all’interno nel Paese, ma il tribunale ha fatto cadere le accuse. La notizia è stata confermata dal figlio di Mohammed in una intervista all’agenzia Agence France-Presse il 18 marzo scorso.
I jihadisti hanno festeggiato la sentenza del tribunale egiziano, già prima della liberazione di al Zawahiri, nel sesto numero del loro giornale Al Masra, che è stato pubblicato on-line il 5 marzo. Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP) ha pubblicato una breve descrizione evidenziando il rilascio.
Mohammed al Zawahiri è stato imprigionato in Egitto nel 1999, dopo essere stato arrestato negli Emirati Arabi Uniti. Nel corso degli anni 1990 era una figura di alto livello nella Jihad Islamica Egiziana (EIJ), che è stata diretta da suo fratello Ayman al-Zawahiri, e che poi si è fusa con l’organizzazione di Osama bin Laden prima degli attacchi dell’11 settembre 2001.
Nel 2011 è stato rilasciato dal carcere in seguito alle rivolte egiziane. Ha denunciato pubblicamente la democrazia occidentale e ha sposato presunte virtù di al Qaeda, durante le prediche in piazza Tahrir, così come durante le apparizioni in programmi televisivi e radiofonici egiziani.
Nonostante il suo aperto sostegno ad al Qaeda, Mohammed ha sostenuto che non era un membro dell’organizzazione di suo fratello. Le prove raccolte dai funzionari di intelligence occidentali raccontavano, però, una storia diversa. I funzionari dei servizi segreti degli Stati Uniti lo hanno collegato ai jihadisti attraverso la rete internazionale di al Qaeda.
Mohammed era un oratore di primo ordine in occasione di eventi ospitati da Ansar al Sharia in Egitto, l’organizzazione che ha sostenuto l’imposizione della sharia in Egitto, fondata da un compagno di lunga data dei fratelli Zawahiri.
Mohammed è stato nuovamente arrestato dalle autorità egiziane nel mese di agosto nel 2013. Ma ha continuato ad essere un riferimento di al Qaeda per la propaganda negli anni successivi.
L’Egitto è cambiato drasticamente dal 2013. Mohammed al Zawahiri gode ora di un ambiente fertile e permissivo per le sue attività.
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