Domani il tribunale de L’Aja (ICTY) pronuncerà la sentenza definitiva per Radovan Karadzic, arrestato nel 2008. Il processo è iniziato nel 2009 e terminerà domani dopo 17 anni e 497 giorni di processo.
Karadzic, 70 anni, è accusato di crimini di guerra, genocidio e crimini contro l’umanità per il suo ruolo nel conflitto dell’ex Yugoslavia, in cui 100.000 persone sono state uccise e milioni sono rimaste senza case. È stato in fuga per 13 anni dopo la guerra ed è stato arrestato a Belgrado nel 2008, dove viveva sotto falsa identità e lavorava come guaritore.
Karadzic è accusato di gravissimi reati tra cui il coinvolgimento nel massacro di 8.000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani a Srebrenica nel 1995 e l’assedio di Sarajevo, in cui 10.000 civili sono stati uccisi in un bombardamento lungo 44 mesi.
Prima del verdetto i funzionari serbo – bosniaci hanno inaugurato un dormitorio per studenti intitolandolo a Radovan Karadzic, l’ex presidente che ora è accusato di genocidio e crimini di guerra durante la guerra civile in ex Jugoslavia negli anni 90. La targa con il nome di Karadzic è stata presentata da Milorad Dodik, presidente dell’autorità politica serbo-bosniaco della Republika Srpska, durante una cerimonia nella città di Pale.
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