L’Isis perde Dabiq, la città simbolo

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L’esercito siriano libero (Fsa), ha riconquistato le città di Dabiq e Soran, controllate fino ad ora dall’Isis, a nord di Aleppo.

Conquistando Dabiq i ribelli non hanno solo strappato all’Isis una cittadina strategica ma hanno tolto ai jihadisti uno dei suoi luoghi-simbolo, una “roccaforte morale”,  dello Stato islamico perché sede della battaglia finale fra Dio, difeso da un grande esercito musulmano, e i suoi nemici: i “Romani”, cioè i “crociati”.

La profezia si ritrova nell’Hadith (Racconto), il libro che narra vita e azioni del profeta Maometto. L’Hadith 6924 recita: “L’ultima ora suonerà solo quando i Romani arriveranno a Dabiq. Allora verrà da Medina per contrastarli un esercito formato dagli uomini migliori dei popoli della terra”.

Anche la rivista della propaganda degli islamisti s’intitola, non a caso, “Dabiq”.

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fHP



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