Sabato 27 luglio all’interno della rassegna culturale ARCIpelago si svolgerà presso i portici del Museo Diffuso della Resistenza di Torino, l’inaugurazione della mostra fotografica di dieci fotografi che hanno lavorato all’interno dell’ex MOI delle palazzine del villaggio Olimpico occupato dai rifugiati dell’ENA (Emergenza Nord Africa) del 2011 raccontando con i loro scatti ed ognuno con il proprio stile alcuni dei momenti di convivenza sull’occupazione.
Dopo la chiusura dei CIE (Centri Identificazione Espulsione) il 28 di febbraio del 2011, alcune centinaia di rifugiati si sono trovati per due anni a vivere in strutture dislocate sul territorio italiano mal collegate tra di loro, alcuni di loro, per lunghi periodi vivendo in dormitori, per strada, nonostante fossero tutti beneficiari di protezione con status e in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Il 30 marzo, circa 200 rifugiati (attualmente sono 430) hanno occupato le tre palazzine di via Giordano Bruno abbandonate all’incuria e al degrado del dopo Olimpiadi del 2006.
All’interno delle tre palazzine occupate in questi mesi convivono 21 nazionalità diverse, di colore, di cultura e religione ma amalgamate tra di loro con la speranza di poter aver riconosciuto la dignità dell’individuo, i diritti più elementari e alla possibilità della residenza che per alcuni di loro comporta la possibilità di assunzioni ad un lavoro.
La mostra dei fotografi in collaborazione con il Comitato di Solidarietà per i Rifugiati ha l’intento di mettere a conoscenza momenti di vita dei rifugiati per raccogliere fondi umanitari da destinare ad un miglioramento delle condizioni di vita all’interno dell’ex villaggio Olimpico.
Le fotografie sono di:
Maco Alpozzi, Michele D’Ottavio, Max Ferrero, Giulio Lapone, Sandro Maddalena Matteo Montaldo, Cesare Quinto, Andreja Restek, Paolo Siccardi, Simone Vittonetto
Disegni di:
Jacopo Angelini
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