Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti oggi ha aggiunto due jihadisti nella lista speciale dei terroristi (Specially Designated Global Terrorists); uno è il portavoce per lo Stato islamico, e l’altro è sostenitore del Fronte Al Nusrah affiliato ufficiale di al Qaeda in Siria.
Said Arif
Arif, il cui vero nome è Omar Gharib, è stato coinvolto con al Qaeda e altri movimenti jihadisti a partire dai primi anni ’90 ed è ricercato dai governi francesi e algerini.
“Arif è un algerino disertore dell’esercito, che ha viaggiato in Afghanistan nel 1990, dove si è addestrato nei campi di al Qaeda con armi ed esplosivi”.
Il Dipartimento di Stato, in un comunicato stampa, ha detto che “Arif è un terrorista da lungo tempo ed era un sospetto nel complotto che al Qaeda fece nel dicembre del 2000 che culminò nell’esplosione dinamitarda al mercato di Strasburgo a Natale”.
Si dice che sia stato in Pakistan, alla Gola Panski in Georgia, e poi in Siria, dove ha lavorato con al Qaeda, e in Iraq con l’emiro Abu Musab al Zarqawi.
Nel 2004 le forze di sicurezza siriane hanno arrestato Arif e lo hanno deportato in Francia.
Le autorità francesi hanno perseguito Arif e altri 25 membri della “Rete cecena” e un gruppo di jihadisti provenienti da Francia e Nord Africa che si addestravano con i ribelli ceceni.
“Nel 2002 la rete cecena è stata accusata di aver complottato per far saltare in aria la Torre Eiffel e condurre attacchi chimici e attacchi contro centri commerciali e stazioni di polizia in Francia”, ha detto il Dipartimento di Stato. Arif è stato condannato per favoreggiamento di gruppi terroristici e condannato a 10 anni di carcere.
“Arif ha dichiarato pubblicamente che al Qaeda stava progettando di attaccare una base militare americana in Spagna usando armi chimiche”.
Nel 2012 fu posto agli arresti domiciliari. Nel mese di ottobre 2013, Arif ignorò gli arresti domiciliari e fuggì in Siria, dove è tornato ad al-Qaeda e si è unito al Fronte Al Nusrah.
Abu Muhammed al Adnani
Adnani è un cittadino siriano, il “portavoce ufficiale e un dirigente dello Stato islamico”, il successore di al Qaeda in Iraq, che ha rotto con il gruppo terroristico globale dopo aver proclamato il califfato in Iraq e in Siria alla fine di giugno scorso.
Adnani è “il canale principale per la diffusione di messaggi ufficiali, tra cui la dichiarazione [dello Stato islamico] della creazione di un califfato islamico”. Ha annunciato la formazione del califfato e la rinascita dello Stato Islamico dell’Iraq e del Sham il 29 giugno scorso.
Adnani viene descritto come “uno dei primi combattenti stranieri per contrastare le forze della coalizione in Iraq, prima di diventare portavoce [dello Stato Islamico].”
Nel mese di maggio 2014, Adnani si scaglia contro al Qaeda e l’emiro Ayman al Zawahiri e incolpa lui per la lotta tra Al Nusrah e lo Stato islamico.
Egli ha anche negato che Abu Bakr al Baghdadi, emiro dello Stato islamico, abbia giurato fedeltà ad al Zawahiri. Ironia della sorte, Adnani ha rilasciato una dichiarazione nel 2011 lodando al Zawahiri come successore di Osama bin Laden.
Il luogo dove si trova Adnani è attualmente sconosciuto. Si dice che sia stato ucciso il 24 luglio dopo che l’esercito iracheno ha lanciato un attacco aereo a Mosul che aveva come obiettivo un grande raduno. La sua morte non è stata confermata dallo Stato islamico.
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