Il presidente dell’inchiesta, Sir Robert Owen, ha concesso a Dmitry Kovtun, uno dei sospettati chiave dell’omicidio della ex spia russa Alexander Litvinenko, di testimoniare nell’inchiesta sulla sua morte, ponendo una serie di condizioni.
Dovrà fornire testimonianza e le prove evidenti legate al caso.
Dmitry Kovtun e Andrei Lugovoj sono i due principali sospettati nell’uccisione di Litvinenko, ma entrambi negano il coinvolgimento.
Litvinenko è stato avvelenato durante un incontro a Londra nel 2006 con Kutrov e Lugovoj, assumendo una dose letale di polonio 210 che ha provocato la sua morte dopo tre settimane.
Inizialmente entrambi i sospettati hanno rifiutato di prendere parte all’inchiesta, che è stata riaperta nel mese di gennaio di quest’anno.
Tuttavia, all’inizio del mese di febbraio, Kovtun ha cambiato idea e ha deciso di collaborare, proponendo di dare la sua versione dei fatti attraverso un collegamento video da Mosca.
Sir Robert ha detto che permetterà al sospettato di testimoniare per l’inchiesta il 27 luglio prossimo, a condizione che verrà presentato tutto il materiale attinente al caso entro il 22 maggio.
A Kovtun non sarà concesso l’accesso al materiale riservato, nonostante il suo status di “testimone” principale.
Italia e Linea Terrorismo
Nel frattempo l’inchiesta è proseguita, acquisendo l’informazione che Litvinenko aveva avvertito le autorità italiane di un presunto complotto terroristico con “coordinamento” russo.
Paolo Guzzanti, politico italiano, che è stato il presidente della Commissione Mitrokhin, ha riportato che Litvinenko aveva trasmesso delle informazioni alla Commissione che stava indagando su collegamenti del KGB in Italia.
Guzzanti, ha inoltre aggiunto che “Litvinenko era a conoscenza di un traffico di armi – armi sconosciute, armi chimiche, armi nucleari o solo pistole, nessuno sapeva – provenienti dall’Ucraina e dirette a Napoli. Armi probabilmente destinate ad essere utilizzate per un attacco terroristico”.
Le informazioni in questione sono state riferite da Litvinenko a Scaramella, un avvocato italiano, esperto in materia di terrorismo e questioni ambientali, che insieme a Litvinenko ha lavorato per la Commissione Mitrokhin.
“Queste armi si presuppone fossero inviate da un ex agente Kgb a un agente Kgb rifugiato a Napoli”. Queste rivelazioni possono essere state un movente per il suo omicidio, ha aggiunto Guzzanti.
La prossima udienza è stata rinviata e anche l’indagine è stata aggiornata al 27 luglio prossimo.
https://aprnews.net/2015/03/22/caso-litvinenko-mario-scaramella-testimone-troppo-scomodo/
Apr news
f bbc, litv. I.
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