Un anno fa, il 29 giugno 2014, lo Stato islamico ha autoproclamato il Califfato invitando i simpatizzanti di tutto il mondo a prendere le armi e a commettere atti di terrore.
L’esercito terrorista ha annunciato di aver stabilito un governo nel territorio del nord della Siria e Iraq.
Con l’inizio del Ramadan, il 18 giugno scorso, l’organizzazione terroristica ha pubblicato un annuncio invitando ad effettuare attacchi in Medio Oriente e in tutto il mondo.
“Nel messaggio di Ramadan l’ISIS predica che la jihad è 10 volte più obbligatoria durante il Ramadan e che coloro che muoiono nella jihad durante quei giorni saranno premiati da Allah dieci volte di più che durante il resto dell’anno”, lo ha riportato Ryan Mauro, analista di sicurezza nazionale e professore di Sicurezza Nazionale per il Progetto Clarion.
Mauro e Mohammad-Mahmoud Ould Mohamedou, vice-direttore e decano accademico del Centro di Ginevra per la politica di sicurezza, credono che l’anniversario e la chiamata al Ramadan potrebbero rendere i prossimi giorni estremamente pericolosi.
“Ci saranno sostenitori dell’ISIS che hanno aspettato di colpire fino ad ora, per ottenere il massimo premio”.
Un altro fattore che rende i prossimi giorni particolarmente pericolosi è l’anniversario della nascita dell’America, il 4 luglio. Un ex funzionario del Pentagono ha detto alla Fox che l’Independence Day è un obiettivo chiave, e che ISIS è “molto impegnato” più di Al Qaeda per colpire nelle date simboliche.
Al-Adnani, il portavoce del Isis, in un recente audio messaggio, ha detto che i jihadisti durante il Ramadan dovrebbero fare in modo di provocare “calamità per gli infedeli … sciiti e musulmani apostati”.
Ieri, infatti, i terroristi dell’Isis hanno effettuato una serie di attacchi contemporaneamente,
in Francia, un simpatizzante dell’Isis ha decapitato un uomo e ha fatto esplodere una fabbrica di gas di proprietà degli Stati Uniti; in Tunisia, un altro terrorista armato ha ucciso almeno 37 persone su una spiaggia, e a Kuwait City è stata attaccata una moschea sciita.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha visto una crescente minaccia da parte dello Stato islamico.
Nel “rapporto nazionale al terrorismo” si legge che gli attacchi sono in aumento del 35 per cento in tutto il mondo nel corso dell’ultimo anno, mentre cinque paesi – Iraq, Pakistan, Afghanistan, India e Nigeria – hanno visto un aumento del 60 per cento.
ISIS in un solo anno ha stabilito franchising e alleanze terroristiche in Libia, Yemen, Nigeria ed Egitto.
Apr news
f ag, fo
Categorie:Cronaca, Esteri, Politica, Terrorismo Gruppi
Rispondi