Un nuovo rapporto del Parlamento europeo avverte che l’Unione europea dovrebbe prepararsi alla possibilità di un attacco chimico o biologico sul proprio territorio da parte dei terroristi dell’autoproclamato Stato Islamico (Daesh).
Secondo un documento di ricerca del Parlamento europeo, “i governi europei e le istituzioni dell’UE devono essere in allerta, e dovrebbero prendere in considerazione e affrontare pubblicamente la possibilità di un attacco terroristico con armi chimiche, biologiche, radiologiche o materiali nucleari”.
Il rapporto avverte che il gruppo sembra aver già prodotto rudimentali armi chimiche e le ha usate per attaccare i curdi in Iraq e Siria, in almeno tre occasioni.
Riporta inoltre che in più occasioni i terroristi dell’ISIS hanno avuto possibilità negli ultimi anni di procurarsi materiali non convenzionali in Siria, Iraq e Libia.
Il gruppo ha anche le risorse finanziarie e il comprovato successo nel reclutare laureati qualificati in grado di padroneggiare le sfide tecniche per orchestrare un attacco in Europa, si legge nel rapporto.
I governi dell’UE dovrebbero cominciare a prendere precauzioni, come fornire le squadre di emergenza con antidoti a un attacco non convenzionale e aumentare la sicurezza intorno agli impianti principali, si legge nel rapporto.
Il rapporto suggerisce inoltre di informare il pubblico della minaccia di tali attacchi e di istruire le persone sul corretto comportamento in caso di un tale incidente.
http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2015/572806/EPRS_BRI%282015%29572806_EN.pdf
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