Quattro donne kamikaze, presumibilmente si tratta di studentesse rapite, si sono fatte esplodere in un mercato nella città di Chibok uccidendo 13 civili e ferendo altre 32 persone.
La polizia ha fermato per un controllo una giovane donna che subito dopo si è fatta esplodere, successivamente altre tre donne, già all’interno del mercato, hanno azionato le cinture esplosive.
I residenti hanno incolpato Boko Haram, il gruppo estremista islamico che ha rapito quasi 300 studentesse nel mese di aprile 2014. Una decina di loro è fuggita ma altre 219 rimangono disperse. Chibok è un’enclave cristiana nel nord del Paese che invece è a maggioranza musulmana.
La situazione delle ragazze rapite da Boko Haram ha risvegliato l’attenzione internazionale ma senza risultati.
I terroristi del gruppo estremista hanno detto che le ragazze si sono convertite all’Islam, alcune hanno sposato i combattenti e le altre saranno vendute come schiave.
Non ci sono altre notizie sulle ragazze, si pensa che alcune siano state portate fuori dai confini della Nigeria.
Il crescente aumento di ragazze e giovani donne kamikaze ha sollevato i timori che i militanti di Boko Haram stiano usando le prigioniere per compiere attacchi suicidi.
Apr news
fag
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