Il presidente americano Donald Trump e il re dell’Arabia Saudita Salman hanno firmato un accordo in base al quale Riyad comprerà armi e sistemi di difesa dagli Usa per 110 miliardi di dollari. L’obiettivo però è ancor più ambizioso, ed è quello di arrivare alla cifra record di 350 miliardi di dollari in dieci anni. In realtà si tratta del lungo scontro fra Riyad e Teheran appoggiato dagli Usa dove la vittima è lo Yemen con oltre 7 milioni di persone a rischio di carestia e morte per fame, di cui più di 2 milioni di bambini sono malnutriti.
Anche il leader di Al Qaeda nella penisola arabica (AQAP), Qasim al-Raymi, ha annunciato la sua disponibilità a collaborare con la “coalizione” guidata dall’Arabia Saudita per combattere il movimento popolare yemenita Ansarollah. “Non possiamo perdere l’opportunità di intensificare la lotta contro gli Huthi, in particolare le opportunità offerte dai musulmani sunniti”, ha dichiarato Al-Raymi, riferendosi alla possibilità di cooperare con Riad contro Ansarollah. Chissà se i sauditi accetteranno l’offerta, probabilmente acquisteranno prima le armi, l’hardware e tutto ciò che gli americani hanno messo in vendita.
Non bisogna dimenticare che i dirottatori degli aerei che hanno provocato la strage dell’11/9 in maggioranza erano sauditi (ben 15 su 19).
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