L’esercito pakistano ha annunciato che una famiglia americana (donna, marito e tre figli) è stata liberata “dalla custodia dei terroristi”. L’operazione è stata possibile grazie all’intelligence pakistana. La coppia, Caitlan Coleman e Joshua Boyle, era stata rapita dai Talebani nel 2012. I loro tre figli sono nati durante la prigionia. Coleman è una cittadina americana, mentre Boyle è un canadese. Dopo il loro sequestro i talebani hanno pubblicato alcuni video in cui mostravano gli ostaggi, e nel 2016 è comparso un altro breve video che mostrava la famiglia con i figli. All’epoca i talebani chiedevano ai governi dei due prigionieri di negoziare per la loro liberazione. L’ISPR (International Services Relations) del Pakistan afferma che i funzionari del Paese hanno collaborato con le loro controparti americane per assicurare la liberazione della famiglia. Il Pakistan sostiene inoltre che la famiglia sia stata tenuta in Afghanistan e che solo recentemente siano stati “spostati” oltre il confine. In un discorso pronunciato in agosto, il presidente Trump ha preso una linea dura con il governo pakistano, citando la sua sponsorizzazione di gruppi jihadisti. La volontà del Pakistan di aiutare gli USA a liberare la coppia e i loro figli è un gesto che vuole dimostrare all’amministrazione Trump il contrario? Poco dopo l’annuncio del Pakistan, la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione del presidente Trump che elogia la cooperazione del Paese. La famiglia è stata trattenuta dalla rete Haqqani, un partito chiave all’interno della coalizione talebana, che sta cercando di rovesciare il governo afgano. La dichiarazione della Casa Bianca oggi ha descritto la rete Haqqani come “un’organizzazione terroristica legata ai talebani”, ma non riflette adeguatamente la portata della relazione. I talebani hanno ripetutamente negato che esista un’entità separata conosciuta come rete Haqqani.
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