Il 21 novembre 1995 nella base aerea USAF in Ohio fu firmato l’accordo di Dayton. Izetbegović, Milošević e Tuđman, in rappresentanza di Bosnia-Erzegovina, Repubblica Federale di Jugoslavia e Croazia, siglarono lo storico accordo che simboleggiò la fine della guerra in Bosnia e Herzegovina e con cui tutte le parti in causa si suddivisero porzioni del territorio.
Ma fu un accordo che non fece che aumentare la percezione della divisione su base etnico-nazionale della Bosnia.
Negli scorsi giorni le parole di Turner, rappresentante repubblicano al Congresso Usa, hanno allarmato i Balcani: «La pace di Dayton è minacciata, ora è un momento critico per la regione e gli Stati Uniti devono di nuovo prendere la guida. Il Parlamento della Bosnia-Erzegovina deve muoversi rapidamente per modificare l’accordo prima delle elezioni del 2018. Se ciò non accadrà, la pace sarà quasi sicuramente messa a rischio», è la previsione del membro del Congresso.
Subito dopo Lavrov, Ministro degli Affari Esteri Russo, ha dichiarato: “Dobbiamo cooperare insieme nei Balcani, poiché abbiamo collaborato alla conclusione dell’accordo di Dayton (1995), che rappresenta ancora la base fondamentale per la Bosnia- Erzegovina.“.
Oggi le agenzie, “casualmente” denunciano il fatto che la polizia serba di Bosnia ha deciso di acquistare 2500 nuovi fucili automatici che arriveranno dalla Serbia. Secondo l’Unione Europea, preoccupata per la sicurezza nell’area, dietro tutto ciò potrebbe esserci anche la mano dei russi.
La Bosnia, inoltre, sta attraversano un nuovo scandalo sui presunti campi di addestramento islamici per bambini ,dopo la pubblicazione di un video su YouTube.
Si tratta del campo Asker, sul lago Jelen, presso Tesanj, dove i ragazzi, alcuni di età inferiore ai dieci anni, vengono formati con un addestramento militare. Questi fatti preoccupano la popolazione locale perché molte delle scene nel video sono simili a quelle pubblicate in passato da al-Qaeda e ISIL .
Ci sono pochissime informazioni sul club Asker. Si sa che è stato fondato nel 2015 come “Associazione per lo sviluppo delle caratteristiche morali e fisiche positive”. Il fondatore e leader del club è Enver Hebibovic che ha dichiarato che si tratta di una cinquantina di bambini venuti volontariamente nel campo con il consenso dei genitori, aggiungendo che “i bambini e le famiglie sono religiose” e che l’insegnamento della religione fa parte del programma di addestramento.
Dopo l’accaduto il consiglio comunale del comune di Usora ha inviato un comunicato ai propri cittadini in cui invita la popolazione di astenersi da ogni reazione inappropriata e retorica non necessaria che potrebbe portare a disordini nella società. Inoltre richiede alle competenti istituzioni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina di compiere le azioni necessarie per verificare le attività dell’Associazione “Asker”,in particolare sotto l’aspetto legato alla militarizzazione e all’abuso dei bambini.
Il ministro per la Sicurezza Dragan Mektic ha assicurato che indagherà sul caso.
Negli ultimi tempi alcuni jihadisti dei Balcani, circa 300, sono tornati a casa dalle zone di conflitto in Medio Oriente. Tra di loro vi erano 81 erano bambini (dati del 2017) e gli esperti sono preoccupati che questi “viaggiatori della guerra” possano rappresentare un certo livello di rischio per la sicurezza europea. È vero anche che finora non ci sono stati attacchi, nei paesi balcanici, da parte di combattenti ritornati dalle zone di guerra.
E’ evidente l’impazienza, da parte della comunità internazionale, di far aderire la Bosnia alla NATO e tutto ciò fa uscire allo scoperto le notizie sui campi di addestramento per bambini, sul traffico di armi e la “necessità” di cambiare gli accordi di Dayton.
fag
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