La guerra per l’acqua

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La crescita della popolazione, l’agricoltura industriale e l’industria ad alta tecnologia, che caratterizzano il mondo moderno, dipendono dalla disponibilità di enormi quantità d’acqua. In molti luoghi l’accesso all’acqua è stato a lungo un argomento controverso. È molto probabile che con una crisi idrica globale imminente, i conflitti per l’acqua aumentino. Un rapporto pubblicato a giugno 2018 da NITI Aayog, l’Istituto nazionale del governo indiano sulla sostenibilità, fornisce dati che dimostrano che non solo l’India attualmente si trova nella crisi idrica peggiore da molto tempo, ma che la situazione sta per peggiorare. L’India è al 120° posto su 122 paesi in termini di qualità dell’acqua, con milioni di persone che bevono acqua contaminata. A molte persone l’accesso all’acqua manca completamente. Il rapporto afferma che 600 milioni di persone affrontano lo stress idrico ” estremo” e che altre 200.000 persone muoiono ogni anno a causa di “accesso inadeguato all’acqua potabile”. Il rapporto inoltre sostiene che “entro il 2030, la domanda di acqua del paese sarà due volte più alta dell’offerta disponibile, che implica un grave stress idrico a centinaia di milioni di persone e un’eventuale perdita del 6% nel PIL del paese. La forte economia indiana ha lentamente sollevato centinaia di milioni di persone dalla grave povertà, ma questa crescita non continuerà se il paese continua a perdere l’accesso all’acqua. Si calcola che le grandi città, tra cui Nuova Delhi e Hyderabad, potrebbero entro il 2020 rimanere senza acqua sotterranea, con conseguenze terribili. L’India è il paese più popoloso ad affrontare una così grave crisi idrica, ma è tutt’altro che da solo.

Lo Yemen ha combattuto per anni un’insurrezione alimentata dall’acqua, con la scarsità di questa che contribuisce a creare disordini e ad aggravare altre questioni – tra cui un’economia già debole e infrastrutture fatiscenti – che hanno reso ancora più difficoltoso provvedere ai bisogni della popolazione durante gli ultimi tre anni di guerra. In tutta l’Africa la siccità sta peggiorando e causando un aumento dei conflitti in un continente dove la povertà e gli attriti sono diffusi. Le azioni degli Stati per aumentare il loro accesso all’acqua possono causare altri problemi. Ad esempio, il progetto dell’Etiopia di arginare il Nilo Azzurro ha causato gravi tensioni con l’Egitto. Dalla Somalia al Sud Africa, l’acqua e il tempo si stanno esaurendo. Accelerano i cambiamenti climatici che portano a un pianeta in rapido riscaldamento e aggravano ulteriormente la carenza di acqua (e le inondazioni distruttive) a livelli che nessun paese, per quanto ricco di risorse naturali, potrà sopravvivere.

Tra le democrazie occidentali, l’amministrazione degli Stati Uniti continua a ignorare gli effetti sempre peggiori dei cambiamenti climatici, e nega la realtà che questi effetti stiano avvenendo. Mentre l’UE considera i cambiamenti climatici come “la” sfida collettiva del nostro tempo”, l’attuale amministrazione degli Stati Uniti la considera un ostacolo alla vendita di carbone all’estero. Tuttavia, anche se viene prestata una seria attenzione internazionale agli effetti del cambiamento climatico, non vi è consenso su come affrontare collettivamente le scorte d’acqua in declino a scapito della domanda globale.

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Categorie:Cronaca, Esteri, Inchieste Varie, Politica

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